I miei genitori hanno cambiato videoregistratore e mi hanno passato quello vecchio. È il momento della verità, fratelli e sorelle.
d3. Dilated Peoples “Expansion Team” 2001. (cd Capitol, nuovo, € 11.85, AMG)
Io sono fatto così. Per prima cosa guardo i dischi usati, ma questa non è un’attitudine che ha bisogno di essere giustificata. Incoraggiata, piuttosto.
Poi guardo il resto, e se c’è una cosa che costa meno del suo prezzo plausibile, la compro. Anche se magari la ascolterò meno e con meno soddisfazione di un possibile-disco-della-vita lasciato nello scaffale perché costava 39000 e non 27000.
E badate, non sono assolutamente uno tirato con i soldi, sui dischi meno che su tutto il resto. Sono un compratore senza ritegno, ma non ho altri vizi ugualmente o più costosi (non ricordo le parole esatte, e non ricordo se l’ho letto in un’intervista a Ian MacKaye che lo citava a sua volta, o in un’intervista proprio a Henry Rollins stesso: “La gente mi chiede come faccio ad avere così tanti dischi. Semplice, non mi sono mai drogato”).
In ogni caso, sono da Ricordi e c’è questo nuovo cd di Dilated Peoples. Due copie sono import e costano qualcosa come 49000 lire, una è europea e addirittura a prezzo medio. Inutile dire che la compro. Insomma, le referenze sono buone: grosso nome dell’underground hip-hop californiano, brani di Evidence (uno dei tre) già scaricati da Epitonic a spese del mio vecchio datore di lavoro, grafica super (conta, credetemi, conta), team di produttori di lusso con Premier, Beatminerz, Alchemist e compagnia bella.
Comunque, a 49000, ma anche a 39000, non l’avrei preso.
Brutto non è, ma non è quello che mi aspettavo. Mi aspettavo qualcosa di più “rivoluzionario”, passatemi il termine. Non mi aspettavo certo la coscienza politica su rime favolose dei mastodontici Dead Prez, e magari nemmeno le visioni di scuola Wu-Tang e quindi Cannibal Ox, ma almeno un po’ di inventiva e rapping personale. Almeno la sensazione che di underground si tratti, quantomeno nell’approccio. Altrimenti meglio il mainstream, se mainstream vuol dire Outkast! O Gente Guasta, dio buono!
“Expansion Team” è solo un buon disco hip-hop, con i suoi alti e i suoi bassi, ma poco più. Le basi sono più o meno entusiasmanti, i temi per lo più già sentiti miliardi di volte, il flow per lo più scontato. Sarà un caso, ma nel pezzo più convincente del disco (l'ottima “Heavy Rotation”) lo spazio è praticamente tutto per gli ospiti Tha Licks.
Vedo Toast 5 già aperto, un cd Tdk vergine ed un negozio di dischi usati nell’immediato futuro.
Però, riascoltandolo un’altra volta… vedete, alla fine mi piace tutto. Merda.
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