28/06/11

Fuori dall'Europa

Fa molto effetto sentirlo dire, di solito da un governante che ci mette in guardia dal rischio, appunto, di finire "fuori dall'Europa". Suona potente, pesante, definitivo: l'ultimo treno che parte e tu non riesci a prenderlo; il controllore che passa e ti fa scendere perchè sei senza biglietto.
Giusto perchè siamo in tema di ferrovie.

Lo abbiamo sentito ripetere anche in occasione dell'intervento militare (si parla addirittura di armi chimiche in luogo dei cari vecchi lacrimogeni...) contro chi, in Val Susa, si oppone alla linea ad altà velocità fra Torino e Lione. E via con una serie di "Non possiamo permetterci di restare fuori dall'Europa", "Saremmo rimasti tagliati fuori dall'Europa" e simili (tagliati fuori dai finanziamenti europei, più che altro, secondo quanto candidamente ammette proprio il Ministro dell'Interno Maroni).

Quindi, se capisco bene, l'Italia rischia di essere "fuori dall'Europa" se non fa un treno che unisce Torino e Lione in due ore invece di quattro, o quanto cazzo è.
Non se continua ad avere dei conti pubblici di questo genere. No.
Non se continua a ributtare in mare centinaia di migranti senza preoccuparsi di soccorrerli, di valutare se abbiano o no diritto di asilo politico, di trattarli come esseri umani. No no.
Non se continua a rinchiudere quelli che riescono ad arrivare in lager come quello di Palazzo San Gervasio. No no no.
Non se fa passare la legge più oscurantista e repressiva di tutta Europa, appunto, su Internet e sulla libertà di informazione in Rete. No no no no.

L'Italia rischia di essere "fuori dall'Europa" se non fa la TAV.
Mo me lo segno.

26/06/11

Sulle strade di Phnom Penh

Chi segue i mix che di tanto in tanto, più sporadicamente di quanto vorrei, carico in rete, sa che non amo caratterizzarli con un unico genere. Non amo farlo nemmeno con i miei dj set, a dire il vero. Preferisco mescolare, provare a vedere se cose diverse per provenienza, epoca e stile possono funzionare insieme. Mi sembra più bello, se riesce.
Stavolta però mi sono concentrato su qualcosa di molto più ristretto: una nazione, la Cambogia; un'epoca: gli anni '60 e gli anni '70 fino al 17 aprile 1975, prima dell'entrata dei Khmer Rouge a Phnom Penh e della seguente, brutale repressione (che colpì anche la gran parte di questi musicisti).
Il suono è quello inconfondibile del pop-rock khmer di quegli anni, reso "noto" in tutto il mondo da una serie di compilation archeologiche fondamentali e dall'opera omnia dei losangeleni Dengue Fever (se ne parlò anche qui tempo fa). Ci sono cose più melodiche e altre più dure, chitarre con il fuzz quasi sempre inserito (da qui il titolo) e un'atmosfera
Ma la cosa che più colpisce è quanto questo suono sia avventuroso, libero e psichedelico, considerata la popolarità enorme di divi come Sinn Sisamouth, Ros Sereysothea e Pan Ron, il gotha del rock cambogiano. Fate conto che si stia parlando di Adriano Celentano e Mina, stando all'Italia. Provate a fare un paragone, se vi va.
Buon ascolto in ogni caso (stavolta ci sta pure su un cd, se volete portarvelo in macchina).

Phnom Penh Fuzz - Selected & Mixed by Andrea Pomini/Globo by Repeater

20/06/11

Barrilete cosmico

...la va a tocar para Diego, ahi la tiene Maradona, lo marcan dos, pisa la pelota Maradona, arranca por la derecha el genio del futbol mundial, y deja el tercero y va a tocar para Burruchaga...
Siempre Maradona! Genio! Genio! Genio! ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta... y Goooooool... Gooooool...
Quiero llorar! Dios santo! Viva el futbol! Golazo! Diego! Maradona! Es para llorar perdonenme...
Maradona, en una corrida memorable, en la jugada de todos los tiempos...
barrilete cosmico... de que planeta viniste? Para dejar en el camino tanto ingles, para que el pais sea un puno apretado, gritando por Argentina.... Argentina 2 - Inglaterra 0...
Diegol, Diegol, Diego Armando Maradona...
Gracias dios, por el futbol, por Maradona, por estas lagrimas, por este Argentina 2 - Inglaterra 0...

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