04/08/02

66. Eddie Floyd “Knock On Wood” 1967. (cd nuovo, Atlantic, € 7.00).
Meriterebbe un bel dieci solo per la copertina, questo primo album del ragazzone di Montgomery, Alabama: un perfetto esempio del gusto dell’epoca Stax, con il nostro vestito di tutto punto in un bosco, pronto ascia in mano a mettere in pratica il titolo. E proprio “Knock On Wood” dovrebbe essere suonare familiare alla maggioranza dei lettori. La conoscete di sicuro, l’hanno rifatta più o meno tutti, ma questa è l’originale. Idem dicasi per l’anthem errebì “Raise Your Hand” (Springsteen dal vivo, Now Time Delegation) o per “High-Heel Sneakers” (gli Who prima di chiamarsi Who, Ike e Tina Turner). Fu invece Wilson Pickett, ex compagno nei Falcons, a rifare “Something You Got” e “634-5789”. Quella che sembrerebbe però una tipica raccolta di singoli assemblata alla veloce è in realtà un album vero e proprio, che bilancia abilmente uptempo che faranno la storia (vedi sopra) e ballate soul memphisiane fino al midollo (“I Stand Accused”, “Warm And Tender Love”). Alle spalle di Eddie, la cui interpretazione non ha bisogno di commenti, la house-band di casa, ovvero Booker T & The MGs in incognito, con la chitarra di Steve Cropper a fare come al solito da protagonista (il bianco che più ha fatto per la musica nera?).

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