28/06/11

Fuori dall'Europa

Fa molto effetto sentirlo dire, di solito da un governante che ci mette in guardia dal rischio, appunto, di finire "fuori dall'Europa". Suona potente, pesante, definitivo: l'ultimo treno che parte e tu non riesci a prenderlo; il controllore che passa e ti fa scendere perchè sei senza biglietto.
Giusto perchè siamo in tema di ferrovie.

Lo abbiamo sentito ripetere anche in occasione dell'intervento militare (si parla addirittura di armi chimiche in luogo dei cari vecchi lacrimogeni...) contro chi, in Val Susa, si oppone alla linea ad altà velocità fra Torino e Lione. E via con una serie di "Non possiamo permetterci di restare fuori dall'Europa", "Saremmo rimasti tagliati fuori dall'Europa" e simili (tagliati fuori dai finanziamenti europei, più che altro, secondo quanto candidamente ammette proprio il Ministro dell'Interno Maroni).

Quindi, se capisco bene, l'Italia rischia di essere "fuori dall'Europa" se non fa un treno che unisce Torino e Lione in due ore invece di quattro, o quanto cazzo è.
Non se continua ad avere dei conti pubblici di questo genere. No.
Non se continua a ributtare in mare centinaia di migranti senza preoccuparsi di soccorrerli, di valutare se abbiano o no diritto di asilo politico, di trattarli come esseri umani. No no.
Non se continua a rinchiudere quelli che riescono ad arrivare in lager come quello di Palazzo San Gervasio. No no no.
Non se fa passare la legge più oscurantista e repressiva di tutta Europa, appunto, su Internet e sulla libertà di informazione in Rete. No no no no.

L'Italia rischia di essere "fuori dall'Europa" se non fa la TAV.
Mo me lo segno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sì, la TAV è il futuro!
La Tav è il progresso!
Il futuro è cemento!
Il cemento è progresso!
La guerra è pace!
La libertà è schiavitù!
L'ignoranza è forza!


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