11/05/03

pil
29. Public Image Limited Paris In The Spring
(Virgin 1980, lp nuovo, € 4.20)
Sempre nei piani alti del negozietto, sempre in edizione italiana ancora incartata, trovo questo live dei Public Image Limited. Passo indietro: dei P.I.L. non ho nulla. Ricordo l’omonima Public Image Ltd. su una cassetta punk di quarta generazione doppiata dal fratello maggiore di un amico a quattordici anni circa, e ricordo come fu l’unico pezzo a piacermi quando ascoltai sconcertato l’intero First Issue. Capirete, spero: avevo appena scoperto i Sex Pistols e già mi toccavano i Public Image Limited! Ricordo anche, l’anno seguente, il disco che si chiamava Album su vinile, Compact Disc su cd e Cassette su cassetta, quello con il singolo che si vedeva anche in tv, e fui più volte sul punto di comprarlo in uno dei due negozi cittadini. Ma allora di dischi ne compravo uno o due al mese, e scelsi altirmenti.
Moltissimi anni dopo, memore dell’incitamento dell’ex collega pericolosamente simile all’Ozzy giovane a cui già accennai, trovo questo live e lo prendo a scatola chiusa. Tre pezzi dall’esordio e quattro dal successivo Metal Box/Second Edition. Il suono è immediatamente ostico, Theme piazzata in apertura non aiuta certo, ma presto vengono fuori le ritmiche dubbeggianti che Ozzy mi magnificava. La voce di Lydon è fastidiosa il giusto, i tempi sono caterpillar di basso e batteria (le quattro corde di Jah Wobble sono ancora della partita) percorsi da lancinanti sventagliate di chitarra a cura di Keith Levene. C’è spazio anche per accelerazioni dance mutanti (Bad Baby), timidi ricordi punk (Low Life) e sprazzi di pop (la finale Poptones). Mi piace.

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