03/07/02

57. VV.AA. “Soul Of The 20th Century” 2000. (dcd nuovo, Charly, € 11.33).
Due cd, centocinquantasei minuti complessivi di musica, un’etichetta di primordine, un booklet spettacolare di 52 pagine ed un prezzo da liquidazione. Che volete di più? Certo gli specialisti potrebbero trovarla ben poco interessante, ma qualche idea in materia di musica nera il neofita se la potrà fare, eccome. Tra nomi che definire noti è un eufemismo (Little Richard, che dopo i fasti rock’n’roll si reinventa caldo soul singer con la toccante “I Don’t Know What You’ve Got (But It’s Got Me)”, Ike & Tina Turner, James Brown, The Platters, Curtis Mayfield, The Temptations, Marvin Gaye, Bobby Womack & Patti Labelle, Sly & The Family Stone per esempio, apprezzabilmente non tutti presenti con il loro brano più famoso), campioni illustri (The Shirelles, Betty Everett, Gladys Knight & The Pips, Ben E. King, Solomon Burke, Funkadelic, Percy Sledge, Lee Dorsey, Aaron Neville, The Ohio Players, Maceo Parker, Gil Scott-Heron, Joe Tex) e personaggi minori di altrettanto spessore (Inez & Charlie Foxx, Jimmy Hughes, The Dells, Gene Chandler, Fontella Bass, Mel & Tim, Sir Joe Quaterman & Free Soul, Luther Ingram, Loleatta Holloway) ci si muove attraverso le epoche, dentro la storia di un suono meraviglioso e delle varie forme che ha assunto: girl-groups, soul, northern soul, ballads, rhythm’n’blues, funk, disco e chi più ne ha più ne metta.
La scelta è per forza di cose dolorosa e forse dettata anche da questioni di etichette (come non accorgersi della mancanza, cito solo i primi a venirmi in mente, di Aretha Franklin, Otis Redding, Sam Cooke, Wilson Pickett, Isaac Hayes? E Stevie Wonder, Etta James, O’Jays, Sam & Dave, Eddie Floyd, Bill Withers?), e chiunque potrebbe assemblare la sua scaletta ideale pescando da un serbatoio tanto vasto, ma per i motivi espressi più sopra, un neofita dovrebbe averla.

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