06/08/10

Mi ritorni in mente



Scopro con colpevolissimo ritardo Sirio 2222, clamoroso album di debutto del Balletto di Bronzo, del quale ho sempre sentito parlare come pietra miliare del rock progressivo italiano ma che per un motivo o per l'altro non mi sono mai deciso a recuperare.
Scopro anche che non è esattamente la roba prog che mi aspettavo, avendo ascoltato invece il seguente Ys (1972) ed essendo cresciuti in tempi e movimenti per cui il prog italiano non lo si poteva toccare nemmeno con un forcone lungo sei metri. Certo l'aria e quella, i testi viaggiano di fantasia, si parla anche di castelli, figlie del Re e astronavi che stanno morendo perdute nell'immensità. Ma i quattro napoletani non si perdono in troppi voli pindarici, picchiano da par loro, hanno un suono di chitarra fra i più saturi e potenti dell'epoca e a me ricordano i Led Zeppelin, piuttosto.
(E sogno una cover di Ti risveglierai con me - musica di Piero Umiliani! - fatta dalla Fuzz Orchestra, sulla scia di quella meravigliosa di Volo magico n. 1 di Claudio Rocchi.)

Scopro anche un'altra cosa: si tratta di pochi mesi di differenza, ma uno dei versi più famosi scritti da Mogol per Lucio Battisti, uno di quelli essenziali nella definizione del mondo battistiano, nonchè uno dei maggiori indiziati di maschilismo latente... insomma l'immagine della donna che gli fa il caffè la mattina eccetera eccetera, potrebbe essere... ehm... ispirato a un verso del Balletto di Bronzo.
(Ribaltato, perchè Battisti sta con una ma in realtà pensa ad Anna, mentre questo la sua Anna l'ha mollata e se la spassa con un'altra.)

Eh Eh Ah Ah, dall'album Sirio 2222, uscito nel maggio del 1970:
"Adesso dormo dentro un letto più grande
e le mie mani più non toccano te
lungo la strada ho visto mille ragazze
e certo una starà bene con me.
Il mio caffè diventa sempre più dolce
è un'altra a farlo la mattina per me

lei ha una bocca tanto morbida e grande
ed io mi sono già scordato di te"

Anna, uscita su singolo nell'ottobre del 1970:
"La mattina c'è chi
mi prepara il caffè
questo io lo so.
E la sera c'è chi
non sa dir di no.
Cosa voglio di più
hai ragione tu
cosa voglio di più
cosa voglio
Anna
voglio Anna"

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