"Egle è un nome da donna. Sembra che mio padre, a Lignano Sabbiadoro o in una località turistica simile, fosse rimasto colpito da questo albergo 'da Egle', non ponendosi il problema. A me è sempre piaciuto un casino, fin da piccolo, era quasi un vanto. È un nome da donna d'altri tempi, da zia, da nonna. A Bologna c'era una famosa puttana che si chiamava Egle. Mia sorella invece si chiama Vania, che volendo è anche un nome da uomo. È strano, perchè uno si immagina che i miei genitori siano chissà che fricchettoni, e invece sono delle brave persone normalissime, senza colpi di testa. Si sono scatenati in sede di battesimo, evidentemente".
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