03/12/09

7. FUCK BUTTONS. Tarot Sport.



7
FUCK BUTTONS
Tarot Sport
(ATP)

È una mancanza piuttosto comune: chi ascolta tende a sottovalutare, se non addirittura a ignorare, il ruolo che il produttore artistico ha in un disco. Bada al nome scritto sulla copertina, e deduce che sia tutta farina del suo sacco. Ma come la stessa orchestra può affrontare diversamente il medesimo repertorio a seconda della bacchetta che la dirige, così un gruppo può suonare diversamente a seconda dell’uomo seduto “ai comandi”. Uomo che nel caso del secondo album dei Fuck Buttons - duo di Bristol rivelatosi lo scorso anno grazie al debutto Street Horrrsing - risponde al nome di Andrew Weatherall. Una colonna della dance britannica, da vent’anni sulla breccia come DJ, musicista, produttore e remixer. È lui a dare una più marcata intenzione ritmica alla musica di Andrew Hung e Benjamin John Power, razionalizzandone le strutture e tirando fuori una comunicatività e un’accessibilità fino ad ora nascoste negli strati di rumore e melodia accumulati dai due, entrambi manipolatori di computer e apparecchiature elettroniche analogiche. Ne viene fuori una sorta di rave party moderno, un viaggio estatico inaugurato dal palpitante singolo Surf Solar e chiuso dal tribalismo epico di Flight of the Feathered Serpent, che finisce per ricordare i momenti meno convenzionalmente rock del capolavoro Screamadelica, firmato nel 1991 dai Primal Scream e prodotto proprio da Weatherall. Bentornato.
(da Il Giornale della Musica n.264)

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