27/06/08

Suono in una boy band

"The boy bands have won, and all the copyists and the tribute bands and the TV talent show producers have won, if we allow our culture to be shaped by mimicry, whether from lack of ideas or from exaggerated respect. You should never try to freeze culture. What you can do is recycle that culture. Take your older brother’s hand-me-down jacket and re-style it, re-fashion it to the point where it becomes your own. But don’t just regurgitate creative history, or hold art and music and literature as fixed, untouchable and kept under glass. The people who try to ‘guard’ any particular form of music are, like the copyists and manufactured bands, doing it the worst disservice, because the only thing that you can do to music that will damage it is not change it, not make it your own. Because then it dies, then it’s over, then it’s done, and the boy bands have won."

25/06/08

"I was scared but it felt sweet"

"Non ho mai davvero pensato ai Jawbreaker/come alla band perfetta per un matrimonio" dicevano gli Screeching Weasel, ed in effetti sono minoranza le occasioni in cui il sommo Blake Swartzenbach (uno dei maggiori autori di testi della storia del rock: venite pure a citarmi queste parole fra vent'anni) non si addentra in cose di cuore probbblematiche.
Chesterfield King, oltre ad essere una delle più belle canzoni d'amore di sempre e una una delle canzoni che mi fanno piangere regolarmente (non sono poche, in effetti... e se diventassero una rubrica fissa?), è uno dei momenti in cui ci riesce meglio. In cui il problema - se problema c'era, tra l'altro - viene risolto. E dopo cosa fanno? Si tengono per mano e guardano la TV, e lui traccia le linee sul palmo di lei.
Ecco, ci risiamo.

(Qui sotto, Mike Kinsella/Owen che la fa dal vivo insieme a Bob Nanna, ovvero una sorta di sogno bagnato di ogni emo vecchia scuola come il sottoscritto. Il pezzo vero e proprio comincia verso i 2'30").

19/06/08

Se muori prima, scriveró un necrologio per te, Biscuter.


Approfitto dell'intervallo del match per annotare che i due centrali difensivi del Portogallo si chiamano uno Pepe, e l'altro Carvalho.

13/06/08

Recuperi / 2



Tutto comincia tra graffiti e scuola, botte tra writers e bevute di Peroni, metal e rave illegali, punk e vita di strada nei quartieri. Gel, Cole e Metal Carter sono il primo nucleo dei Truceboys, rappano per gioco sulle basi americane a casa di Kimo, il dj. “Pian piano, riascoltandoci, capimmo che avevamo da dire qualcosa di originale, di diverso dal resto del rap italiano dell'epoca. Volevamo metterci in gioco. Così, inesperti e quasi frettolosi, registrammo il nostro primo mini, e cominciammo a fare live in modo quasi frenetico” (Metal Carter).
Da quel cd omonimo a Sangue (2003) passa solo un anno. Ma basta a delineare in modo netto il profilo del gruppo, le fondamenta di un'attitudine. Cruciale l'arrivo di una quarta voce, Noyz Narcos. “È lui che ha portato il filone horror vero e proprio, dando i connotati macabri al gruppo. Noi abbiamo sempre avuto una cultura da b-movie, lui l'ha fatta propria e ampliata” (Gel). Le cose si fanno truci per davvero insomma, e intorno al nucleo comincia a prendere forma il Klan, con una produzione discografica sparsa che da parallela diverrà centrale. (continua)

11/06/08

Recuperi / 1

Lo ammetto. Per parte della mia vita avrei voluto esserci anche io, il 12 luglio del 1979, al Comiskey Park di Boston. L'aveva pensata bella il ventiquattrenne dj radiofonico Steve Dahl per portare più gente possibile alla sfida fra i locali White Sox e i Detroit Tigers, Major League di baseball: ingresso a soli 98 centesimi per chi si fosse presentato ai cancelli con un vinile di disco music. Nell'intervallo, un grosso rogo a centrocampo avrebbe simboleggiato la fine di un'epoca. Della prosaicità delle motivazioni – il rockettaro Dahl aveva perso il posto perchè l'emittente era passata a un palinsesto esclusivamente disco – i presenti non sapevano, ma era comunque il peso simbolico del tutto a contare. Era una guerra, grido di battaglia “disco sucks”. (continua)

09/06/08

C'è qualcosa che non funziona o sono io che non funziono?

Nel frattempo, a TUTTI farebbe molto bene sporcarsi le mani e ripulirsi le idee con questo:



Pavia calling

Mi riprometto di scrivere qualcosa sull'affare Death Cab For Cutie/Sara Poma/Rumore nei prossimi giorni.
Nel frattempo, resto assai curioso di sapere come reagirebbero molti di quelli che "Rumore lo leggo al cesso dagli amici", quelli che "Rumore non lo leggo da anni", quelli che "Rumore è sempre peggio", quelli che "mi informo solo in rete e le riviste non le compro", quelli che i critici musicali sono solo musicisti falliti, quelli che hanno trasformato la gran parte dei blog e dei forum da mezzi a fini, se all'improvviso arrivasse una telefonata da Pavia.
Un'idea ce l'ho.

PS - Sbaglio anche io: i Magma erano francesi, e non tedeschi.

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