01/12/07
7. YEASAYER All Hour Cymbals (We Are Free)
La più bella sorpresa del mese arriva da questo quartetto di Brooklyn, dalla sua musica così difficile da definire e così facile invece da consigliare a cuor leggero. E non è una frase fatta, perché proprio leggero resta il cuore dopo ripetuti ascolti di All Hour Cymbals: un viaggio emozionante e caloroso attraverso tappeti di percussioni, voci angeliche, elettronica discreta, armonie vocali contagiose. Un qualcosa che unisce folk più cosmico e weird, freakeria tribale e fruibilità pop. E di volta in volta fa pensare ai Tunng in Africa (Wait for the Summer), a una jam fra i TV On The Radio più atmosferici e i Fairport Convention (2080), a degli Animal Collective puntati più apertamente verso i nostri sentimenti, all’hippismo futurista degli Akron/Family, ai momenti più sognanti degli Oneida. O a uno Strategy, con il folk al posto della house e del dub, ma un identico sentire. Ecco, ce lo chiedevamo due mesi fa proprio recensendo quell’incredibile album, e oggi arriva forse una prima conferma: che il future rock esista sul serio?
(Rumore 189, ottobre 2007)
Un disco che mi lascia basito. Un inno a tutto ciò che è in viaggio. A tutto
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